SPOSARSI A DOMODOSSOLA
MATRIMONIO CIVILE
Ufficio competente :
Ufficio Stato Civile – Sede di
Palazzo di Città,
Piazza Repubblica
dell'Ossola, 1 tel. 0324 492296 / 238
ORARIO:
MATTINO
da Lunedì a Venerdì:
8.30 - 12.15
POMERIGGIO
Lunedì – Martedì –
Mercoledì
16.00 - 17.00
SABATO MATTINA
Dalle 09.00 alle 10.30
Cos’è
La celebrazione del
matrimonio civile è attività istituzionale garantita
ed è regolamentata dal Codice Civile dall’art. 106
all’art. 116. La celebrazione del matrimonio civile
è fatta dal Sindaco, il quale può anche delegare ad
altri le funzioni di Ufficiale dello Stato Civile.
Come funziona
In sede di sottoscrizione del Verbale di
Pubblicazione, gli sposi concordano presso
l'Ufficio di Stato Civile la data e l’ora della
cerimonia, da svolgersi in una delle sedi previste,
nei seguenti orari:
MATTINO: da Lunedì a
Venerdì: 8.30 - 12.15
POMERIGGIO: Lunedì –
Martedì - Mercoledì: 16.00 - 17.00
SABATO MATTINA: 10.30 –
12.00
Dove
Il matrimonio civile può essere celebrato
su domanda degli interessati in una delle seguenti
sedi: Sala Consiliare in Palazzo di Città e Cappella
Mellerio - Sala Falcioni.
E’ facolta dei nubendi chiedere la
celebrazione del loro matrimonio anche in altro
comune, previa richiesta motivata all’Ufficio di
Stato Civile che rilascerà delega al comune
celebrante
SALA CONSILIARE,
all’interno del Palazzo di Città, Piazza Repubblica
dell'Ossola, 1
La
Sala storica della resistenza è il luogo dove si
sperimentò la democrazia, durante l'occupazione
nazifascista.
L’ottocentesco Palazzo di
Città, nel settembre – ottobre 1944, fu sede della
Giunta Provvisoria di Governo della "Repubblica
Partigiana dell'Ossola" – 40 giorni di libertà che
hanno onorato l’Ossola della Medaglia d’Oro al Valor
Militare.
La Sala Consiliare, ove si riunisce oggi il
Consiglio comunale di Domodossola, è la stessa sala
dove si riuniva la Giunta Provvisoria di Governo
dell'Ossola liberata, nel settembre-ottobre1944.
Dal 1984 è stata dedicata
a Sala Storica della Repubblica dell'Ossola.
Il locale è arredato con
una serie di pannelli fotografici, che riflettono
alcuni momenti o episodi emblematici della lotta di
resistenza nella zona, completati da testi
essenziali. Sottovetro, nel lungo tavolo a ferro di
cavallo attorno al quale siedono i consiglieri e la
giunta, copie di documenti di emanazione del Governo
del territorio liberato o di fonte fascista, e copie
di giornali del periodo.
Una teca custodisce
l'antico gonfalone civico decorato di Medaglia d'Oro
al Valore Militare per i fatti che la sala ricorda.
Nella sala campeggia il ritratto di Ettore Tibaldi,
presidente della Giunta Provvisoria di Governo della
zona libera.
CAPPELLA MELLERIO - Sala Falcioni,
piazza Rovereto, 4.
Il Palazzo Mellerio, a pochi passi
dal Municipio, fu fatto costruire dal Conte Giacomo
Mellerio (1777-1847), che vi fondò il primo ginnasio
ossolano nel 1818.
Quasi vent’anni dopo,
nel 1837, su proposta del Mellerio l’abate Rosmini
assunse la gestione della scuola, aggiungendovi un
convitto.
Per le esigenze della popolazione scolastica venne poi edificato l'Oratorio dedicato alla Madonna Imma-colata (1854), su progetto dell’archi-tetto Giacomo Muraglia. Cinque anni dopo iniziarono i lavori di ampliamento della scuola, elevando di un piano il palazzo e costruendo i quattro porticati a cinque colonne di serizzo, che si affacciano su piazza Rovereto.
Come prenotare la sala
I futuri sposi possono
prenotare la sala prescelta solo ed
esclusivamente attraverso l’Ufficio di Stato
Civile, che dopo averne accertata la disponibilità,
ne prenoterà l’uso.
L’eventuale visita della
sala destinata alla celebrazione dei matrimoni
civili, potrà essere effettuata dai richiedenti,
previo accordi con l’Ufficio di Stato Civile.
VariE
I richiedenti potranno, a
propria cura e spese, arricchire la sala con fiori,
addobbi vari, interventi musicali o altro,
impegnandosi al ripristino della sala, a cerimonia
avvenuta.
E’ assolutamente vietato gettare riso,
confetti, coriandoli, petali ed altro all’interno
dei locali comunali utilizzati per la cerimonia.