Palazzo Mellerio
Il conte Giacomo Mellerio affida nel 1816 al cognato
Giovanni Luca Cavazzo della Somaglia l'incarico di
costruire un palazzo da destinare a scuola
secondaria: il 5 novembre 1818 viene solennemente
inaugurato il primo ginnasio dell'Ossola. Quasi
vent’anni dopo, nel 1837, su proposta del Mellerio
l’abate Rosmini assume la gestione della scuola,
aggiungendovi un convitto.
Per le esigenze della
popolazione scolastica viene poi edificato
l'Oratorio dedicato alla Madonna Immacolata (1854)
su progetto del l’architetto Giacomo Moraglia milanese e
cinque anni dopo si iniziano i lavori di ampliamento
della scuola: si eleva di un piano il palazzo e si
costruiscono i quattro porticati a cinque colonne di
serizzo, che si affacciano su piazza Rovereto, per
sfruttare le casette esistenti fra il palazzo stesso
e l’oratorio.
Nel 1874 scuole e convitto passano
nel nuovo edificio eretto dai Padri Rosminiani alla
Madonna della Neve.
Sulla facciata del palazzo si
trovano, a destra, il medaglione del Mellerio, dello
scultore Antonio Lusardi, e, a sinistra, il
bassorilievo di Rosmini, opera di Francesco Ricci di
Crana.
Giacomo Mellerio, nato a Domodossola nel
1777 e morto a Milano nel 1847, occupò cariche
politiche ed amministrative di rilievo e fu Gran
Cancelliere del Lombardo-Veneto a Vienna fino al
1819; dall'imperatore Francesco li gli fu conferito
il tiolo di conte. Erede di un ricco patrimonio,
provvide con larghezza ad istituti di istruzione e
di beneficienza non solo in Ossola. Con un suo
lascito fu eseguita la porta centrale in bronzo del
Duomo di Milano, scultore Ludovico Pogliaghi.
Edgardo Ferrari, Le guide: Domodossola, Domodossola, Edizioni Grossi, 1998.